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Jun 28, 2023

WiMi Hologram ha sviluppato il SoC

WiMi Hologram Cloud ha sviluppato un gate array programmabile sul campo (SoC-FPGA) dedicato system-on-a-chip che esegue imaging olografico a pixel singolo in tempo reale. Il SoC-FPGA può essere utilizzato in un'ampia gamma di applicazioni, tra cui IoT e applicazioni esterne. Una possibilità specifica è l’uso di rilievi topografici satellitari per il tracciamento di oggetti e la costruzione di sistemi IoT di navigazione automobilistica.

Il SOC-FPGA è un circuito integrato che combina una CPU e un gate array programmabile sul campo (FPGA) in un unico chip. La CPU gestisce attività come la generazione di immagini e l'inizializzazione dei display olografici, mentre l'FPGA, con la sua flessibilità e prestazioni elevate, esegue i calcoli complessi necessari per ricostruire le immagini olografiche. Poiché entrambi questi componenti sono incorporati in un unico chip, questo design può essere molto più piccolo di un sistema informatico tradizionale, il che lo rende più adatto ad applicazioni come i dispositivi IoT.

Il processo di imaging olografico inizia con l'obiettivo di una fotocamera che cattura l'immagine di un oggetto target. Questa immagine viene quindi modulata da un modello di maschera, codificato nel dispositivo digitale a microspecchi (DMD). La luce modulata viene raccolta da un'altra lente e misurata da un rilevatore a dispositivo singolo. Questa intensità luminosa viene quindi convertita in un segnale digitale che l'FPGA utilizza per ricostruire l'immagine dell'oggetto target.

Per rendere questo processo più efficiente, WiMi utilizza un algoritmo di correlazione delle immagini fantasma, che richiede poca memoria e ha una forma computazionale semplice. Questo algoritmo introduce un'ottimizzazione del modello di maschera di codifica che migliora la qualità dell'immagine. Questo metodo di imaging richiede due raggi spazialmente separati, un raggio di riferimento e un raggio oggetto. Utilizza tecniche di intercorrelazione per ricostruire l'immagine target. Il raggio di riferimento passa attraverso un dispositivo che produce modelli casuali di intensità luminosa. Questi schemi vengono trasmessi al raggio dell'oggetto e rilevati da un rilevatore a fotone singolo. I valori di intensità luminosa rilevati vengono quindi correlati con i modelli di intensità luminosa del raggio di riferimento per ottenere informazioni sull'immagine target.

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